Visto l’interesse suscitato dal post di ieri in cui raccontavo quali fossero gli ingredienti giusti per scrivere, anzi i materiali dello scrittore, oggi ritorno sul tema parlando di un altro aspetto fondamentale: la colonna sonora.
Con una premessa: in un mondo perfetto l’ideale per scrivere sarebbe il silenzio assoluto. Nessun rumore a distrarti dal creare…
Nella realtà però, nella mia in particolare, quasi sempre intorno a me mentre scrivo c’è una città: Milano, che silenziosa non è nemmeno a notte fonda (almeno dove abito io).
E allora? Allora la mia soluzione preferita è Mozart. Rilassa, non distrae, non ti vengono da cantare le parole (tranne forse per le Nozze di Figaro) e riesci concentrarti al massimo. Ho anche altre colonne sonore, di cantautori italiani perlopiù, che utilizzo alla bisogna ma la musica classica, non v’è dubbio, è quella con cui sono più produttivo.