La fondamentale importanza della scaletta in un poliziesco

Anche questa volta ne sono uscito vivo grazie alla scaletta.
In un giallo e in un thriller (ma secondo me anche in tutti gli altri generi) preparare una lista ragionata e temporale che descriva scena per scena il romanzo è essenziale.
Non farlo equivale a un salto nel buio. Davvero. Andare a braccio non è mai un bene in una narrazione di qualche centinaio di pagine.

Provare per credere

L’ho testato sulla mia pelle: quando ho scritto Milano Criminale (398 pagine) e Solo il tempo di morire (461 pagine) senza una scaletta ragionata (vale a dire esaustiva in cui è indicato: luogo, tempo dell’azione, personaggi coinvolti, eventi riassunti in breve) non ne sarei mai venuto a capo!

scaletta

Non perdersi mai

Se hai una scaletta è come se tu avessi una mappa: non puoi perderti.
E la tua scrittura risulta più efficace perché ti focalizzi solo su un passaggio alla volta certo di non andare fuori tema.
Quante volte, scrivendo, capita di dire “va bene inserisco questo personaggio o questa situazione perché adesso la trovo una buona idea” e poi li devi giustificare 100 o 200 pagine dopo e magari non te li ricordi?
Ebbene: se hai pianificato tutto a priori (devi dedicarci alcune ore, forse giorni del tuo tempo, perché niente viene gratis) questi problemi non li avrai.
Adesso scusate ma vado a stilare la scaletta del prossimo romanzo…

 

Pubblicato da Paolo Roversi

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e organizzatore di festival crime. Grande appassionato di tecnologia. Tutto in ordine sparso. Bio completa qui