Come presentarsi al meglio all’editore dei vostri sogni

L’avete scritto. L’avete letto e riletto. Ora il vostro romanzo è pronto per affrontare il mondo ed atterrare sulla famigerata scrivania dell’editor.
Bene a questo punto non sprecate tutto: presentatevi al meglio.
Se ve la siete giocata come si deve (magari seguendo questi consigli) non sciupate tutto proprio ora; se volete presentare un bel lavoro (= fare bella impressione) partite dai fondamentali: lettera di presentazione, sinossi e una buona impaginazione.
Ecco qualche dritta a riguardo.

Lettera di presentazione

Non sbrodolate: tre righe su di voi sono più che sufficienti se non avete già pubblicato romanzi con grandi editori; basta nome, cognome, professione e qualche parola su chi siete. Evitate di parlare di voi in terza persona tipo “Mario Rossi si laurea con lode…”. La prima persona andrà benissimo. A seguire dieci righe (ma anche meno, anzi consiglio meno) sul libro. Esempio di riassunto all’osso “Una coppia di ragazzi desiderano sposarsi ma una cattivone si frappone fra loro con tutti i mezzi” Vi ricorda qualcosa?
Mi raccomando: se anche avete vinto un concorso (o più) di poesie quando eravate alle scuole medie non inseritelo nella lettera di presentazione. All’editore, semmai, interessano i vostri trascorsi editoriali (se ce ne sono) e anche qui evitate di citare il bollettino parrocchiale su cui avete pubblicato un racconto ma soltanto le pubblicazioni con editori onesti (leggi non a pagamento) distribuiti a livello nazionale che magari loro andranno a spulciare sui vari store online (se non si trovano su IBS o AMAZON non citateli).
Caso a parte se vi siete autopubblicati su Amazon e siete arrivati in cima alla classifica di vendite ed avete trecento commenti di lettori: in questo caso, statene certi, saranno gli editori a cercare voi…

SINOSSI

Ne ho già parlato qui e lo ripeto: scrivete un riassunto bello e interessante ma che non sia più lungo di quindici righe e intrighi (ma senza mentire). Come? Ispiratevi alla quarta di copertina dei libri in commercio. Un esempio qui.

IMPAGINAZIONE

Il manoscritto è meglio se lo mandate in cartaceo. Se lo spedite via mail mandatelo in formato PDF (così lo leggono sui tablet) con il vostro numero di telefono e la vostra mail a piè pagina insieme al NUMERO della pagina (fondamentale per il cartaceo il numero di pagina!).
Fate poi in modo che il manoscritto sia impaginato bene e gradevole da leggere.
Come? Utilizzate un corpo 12 o 14, font un classico Times (e non uno da bimbominkia) e una  impaginazione professionale (che significa usare le cartelle editoriali: 30 righe per 60 battute qui tutte le spiegazioni)

Tutto chiaro? Allora spedite e buona fortuna!

Pubblicato da Paolo Roversi

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e organizzatore di festival crime. Grande appassionato di tecnologia. Tutto in ordine sparso. Bio completa qui