Paolo Roversi presenta «L’eleganza del killer» (Marsilio), nono romanzo con protagonista Enrico Radeschi, il giornalista detective e hacker. «Sulla piazza milanese compare un killer — spiega l’autore — e in una settimana uccide tre persone che apparentemente non hanno nulla a che fare l’una con l’altra. Sullo sfondo c’è la lotta per la supremazia nel mercato della droga da parte delle mafie che operano in città».
Non lasciatevi ingannare dalle prime righe in cui l’assassino professionista sorseggia acqua minerale (firmata e costosissima, come i suoi abiti), prima di freddare il proprietario di un locale della movida milanese. Poi,pagina dopo pagina, si va a tutta birra («meglio se artigianale», sottolinea Roversi).
Sia perché gli altri protagonisti del romanzo «visitano» diverse birrerie, sia perché i colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante. Quando mancano ancora cento pagine alla fine del libro si contano già tre omicidi e due sparatorie con altre quattro vittime. In scena, oltre al killer elegante, la mafia russa, quella slovena e quella turca. Insomma, tanti cattivi e il dark web, dove puoi ingaggiare qualcuno che uccida per te e dove girano pagamenti in bitcoin. Radeschi indaga e persino ci spiega i meccanismi di questi traffici, ma, ammonisce l’autore, «le ragioni per uccidere sono le più semplici, quelle che non ti aspetti»
Corriere della sera