Il Taccuino, la poesia, lo spirito e la nebbia

Si parla un po’ di tutto in questa intervista che ha pubblicato oggi il blog collettivo La poesia e lo spirito.
Spero di essere stato all’altezza. Di poesia non ne scrivo da almeno vent’anni ma lo spirito non mi manca. Specialmente in cantina 😉

Ecco un passaggio dell’intervista

Io mi trovo a mio agio quando ho delle storie da raccontare. Utilizzare un genere, come ad esempio il giallo, è solo un modo per avere una gabbia prestabilita all’interno della quale muoversi. Di volta in volta decido quale sia il modo migliore per mettere su carta la storia che ho in testa. A volte il noir è perfetto, a volte, come ad esempio per il mio ultimo romanzo Taccuino di una sbronza, meglio utilizzare altre forme narrative. In generale, penso non scriviamo noir perché è di moda, lo facciamo perché è uno dei generi che meglio si presta a raccontare il nostro tempo. E quando la storia non rientra proprio in quella famosa gabbia allora la si abbandona.

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Pubblicato da Paolo Roversi

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e organizzatore di festival crime. Grande appassionato di tecnologia. Tutto in ordine sparso. Bio completa qui