Una bella recensione, di quelle scritte con attenzione di chi si sforza di andare oltre a quello scritto sulla quarta di copertina, è apparsa oggi sul portale Mentelocale. La giornalista si spinge anche più in là e vede una certa sovrapposizione fra l’autore del libro e uno dei protagonisti. Non il novello Bukowski però.
“La cornice metaletteraria non cede all’autocompiacimento, anzi, mantiene la vena ironica e nichilista che definisce tutto il racconto. «La crociata di Carlo, contro la cannibalizzazione bukowskiana (quando, dopo la morte del Vecchio, iniziano a comparire come funghi biografie, ristampe e uscite di inediti dalla dubbia provenienza, n.d.r) di cui anch’io coi miei libri ormai facevo parte, continuava da diversi mesi». E chissà quanto continuerà ancora.”
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