Mi piace twittare (anche quando scrivo) e commentare i fatti del mondo che ci circonda; penso sia questo lo scopo principale dei social network.
E siccome ho un’attitudine da nerd (come il buon vecchio Radeschi) spesso guardo anche le statistiche di questo sito e di Twitter.
Ieri sera una sorpresa: un picco di ben 27 mila visualizzazioni. Numeri da twitstar.
Cosa è successo?
Stamattina ho capito. Il TGCOM mi ha citato in un articolo in cui si faceva riferimento al sottoscritto come:
lo scrittore, giornalista e sceneggiatore Paolo Roversi, uno degli esponenti del cosiddetto noir metropolitano e per mestiere profondo conoscitore del mondo poliziesco.
Bello, mi son detto: che abbiano letto e recensito il mio ultimo romanzo (anche se un po’ in ritardo)?
Macché.
Tanto onore deriva da un tweet che ho postato ieri dopo un incidente (senza feriti per fortuna) in piazza della Scala a Milano.
Sono felice che abbiano apprezzato l’ironia del dialogo che ho immaginato a bordo dell’auto della Polizia.
A pericolo scampato, si è lasciato andare all’ironia. “Vada ispettò! – twitta immaginando il dialogo tra i due agenti a bordo prima dell’impatto per l’azzardato sorpasso. – Vada che ci passiamo alla grande!”.
Mai come in questo caso la battuta è stata apprezzata. Comunque ne ho scritte anche molte altre di carine che trovate qui: follow me.