Coinvolgente è la costruzione dell’intreccio, che segue i diversi protagonisti quasi come in un montaggio filmico, fino all’incalzante finale. Paolo Roversi – il felice inventore del sito «Milanonera» – per una volta lascia a riposo Enrico Radeschi, il cronista e hacker che con il suo scooter Giallone, scorrazzando per Milano, ha dominato i suoi romanzi precedenti. Ma i nuovi protagonisti che mette in scena non sono da meno per personalità e simpatia. In questo giallo della collana promossa da Legambiente su ecomafie e dintorni, Roversi racconta la Bassa mantovana (dov’è nato) e Milano (dove vive) con grande abilità. Ancora una volta, impietosa e nitida è l’analisi del nostro mondo, dove abili operazioni di propaganda e indifferenza diffusa mascherano corruzione e malaffare. Resta, infine, la speranza che esista ancora un’isola dove rifugiarsi.
Questo è un estratto della recensione pubblicata da Il Giornale di Brescia lo scorso 10 luglio. Potete leggere l’intero articolo qui